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di Francesco Bruni, con Fabrizio Bentivoglio, Filippo Scicchitano, Barbara Bobulova
(Italia, 2011)
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Insegnante in sconsolato prepensionamento anche esistenziale, fra ex pornodive cui prestare (senza malizia) i propri servizi in veste di ghostwriter e lezioni private a tradizionalmente assenti figli di papà, viene a saperne di averne uno, di figlio, per davvero. Esperto sceneggiatore di Paolo Virzì e Mimmo Calopresti, Francesco Bruni mette al servizio il proprio mestiere di una sceneggiatura lucida, mai debitrice delle tentazioni gratuite del melodramma. Una scelta d'attori (Bentivoglio è al solito efficace, anche se non proprio inedito; ma non proprio da buttare quanto riesce ad ottenere dalla Bobulova) conseguente, una documentazione sugli ambienti (della scuola, della società che con questa si confronta) indubbiamente attenta. E' infine a parlata, fra il giovanilistico, il romanesco ed il veneto a rendere scorrevole il tutto. Motore godibile, certo. E sufficiente, accostato alla modestia saggia della propria indagine ad assicurarne il successo nella sezione Controcampo dell'ultima Mostra di Venezia. Non proprio, a mascherarne l'assenza (come succede troppo spesso nel cinema italiano) di uno sguardo registico imperioso.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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